Franca Maria Ferraris

Recensioni

 

Giudizi di importanti critici sulle opere - Recensioni 1997

Da una missiva privata: “Aldo Capasso voleva parlare con lei (M. Franca Ferraris) per ringraziarla. Le avrebbe detto di credere nella sua poesia, di lavorare, di perseverare”.   

FLORETTE MORAND CAPASSO

(moglie del compianto Aldo Capasso, Maggio 1997)

Poetessa - Scrittrice

__________________________________________________________________________________________

 

“Elegia per la madre” e “Di Valbormida il cuore”, due raccolte monotematiche condotte secondo lo schema musicale di un tema con variazioni. Musicalissimo lo stile steso sul registro di un pianissimo che ha il misterioso potere di penetrare nelle profondità dell’anima. Il mondo interiore caratterizzato da una delicata sensibilità, trova nella classica compostezza dell’espressione poetica gli accenti più veri e pregnanti, così che la freschezza dell’ispirazione felicemente si coniuga con il controllo esercitato nella forma.   

SILVANO DEMARCHI

1997

__________________________________________________________________________________________

 

“D’Amore e di Guerra” (una raccolta di poesie) sotto forma di un poema di storia e di meditazione scandito in una serie ben misurata di episodi esemplari, come se l’autrice avesse inteso ricostituire e riproporre con una radicale e molto acuta reinvenzione, la struttura del viaggio di conoscenza ideale nella condizione del mondo, in una dimensione che a mano a mano, sfuma dall’evento e dal documento alla visione e alla dimensione escatologica …”   

dalla Prefazione di

GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI

al Libro “D’Amore e di Guerra”

__________________________________________________________________________________________

 

Nella raccolta: “Di Valbormida il cuore” mi è molto piaciuto l’andamento quieto e lungo della poesia di Maria Franca Ferraris, poesia di memoria che unisce e mescola i tempi nella costanza dei luoghi fra Liguria e Piemonte. Il discorso è limpido e suasivo, nell’inconfondibile ritmo del sognante racconto.   

GIORGIO BÀRBERI SQUAROTTI

Maggio 1997

 

Torna a recensioni